A Milano la mostra “Scritto nella pietra”

Insieme al Comitato Le Cinque Pietre e al sito italiano sulla calligrafia sino-giapponese shodo.it, l’Associazione culturale shodo.ch organizza a Milano una grande mostra per illustrare l’intreccio di culture e linguaggi tra l’antico e il contemporaneo attraverso le opere di tre artisti che lavorano con la calligrafia: Morioka Shizue, Nakajima Hiroyuki, Bruno Riva.

Il tema della protezione dell’ambiente si unisce a quello del valore della memoria, evocando un passato dove natura, ambiente e cultura non erano separati. In molte parti del mondo la presenza dell’uomo si è manifestata nel segno inciso sulle rocce: segno magico, simbolo, e poi scrittura.

Utilizzando le scritture più antiche dell’Asia Orientale, i tre artisti hanno creato opere di grande formato, progettate appositamente per le sale della Palazzina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti.

Per festeggiare il 50° anniversario del teatro è stata realizzata un’opera collettiva composta da cinquecento piccole calligrafie su carta artigianale, che saranno donate al pubblico.

Durante l’inaugurazione i tre artisti daranno vita a una performance calligrafica e nel weekend guideranno due seminari sulla Via della calligrafia.


Scritto nella pietra
dal 9 al 16 ottobre 2023
Palazzina dei Bagni Misteriosi del Teatro Franco Parenti,
via Carlo Botta 18, Milano, Italia

Orari di apertura
da martedì 10 a lunedì 16 ottobre ore 14:00-20:00
Entrata alla mostra e partecipazione agli eventi: biglietto cortesia 5 euro
Biglietteria: www.teatrofrancoparenti.it / via Pier Lombardo 14, Milano

Ufficio stampa: Maria Grazia Vernuccio
Tel. +39 3351282864
Mail: mariagrazia.vernuccio@mgvcommunication.it

Altre informazioni: www.shodo.it

Film giapponese: Mochi

Venerdì 21 ottobre 2022, alle ore 20.00
Auditorium di Trevano (ex aula magna di SUPSI)
Via Trevano, 6952 Canobbio, Svizzera
TPL linea 4, ARL linea 441, fermata Canobbio Centro Studi.

MOCHI
Film di Mayumi Komatsu, 2022
sottotitoli in italiano
entrata libera

Organizzato congiuntamente dal Camelia Club Giapponese (C.C.G.) e dal Consolato Giapponese a Ginevra
in collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura in Roma

Il distretto di Hondera, a Ichinoseki, nella prefettura di Iwate, ha conservato un aspetto e un’atmosfera quasi identici a quelli di 800 anni fa.
In questo luogo circondato dalle montagne, abbondantemente innevate durante l’inverno, si preserva la cultura del mochi, ovvero l’usanza di pestare il riso glutinoso in un mortaio di grandi dimensioni (detto usu) con un pestello di legno (kine), fino a renderlo una pasta morbida e collosa, utilizzata per fare dolci e zuppe. Tra le tradizioni locali troviamo il Mochi Honzen, un pasto formale a base di mochi (in origine consumato dai samurai del periodo Muromachi tra il XIV e il XVI sec. in occasione di banchetti o eventi celebrativi).
Il film ha per protagonista Yuna, una ragazza quindicenne del luogo, al terzo anno di scuola media. Il giorno in cui muore la nonna e ci si appresta a celebrare il funerale, il nonno insiste ostinatamente per preparare il mochi alla vecchia maniera, mentre la famiglia cerca di persuaderlo a usare macchinari che semplificano la procedura. Sebbene non riesca a comprenderlo, Yuna si pone accanto al nonno osservandone i movimenti pieni di sentimento.
La ragazza è preoccupata perché la scuola media che frequenta verrà accorpata a un altro istituto della zona e l’edificio verrà chiuso. La morte della nonna, l’imminente chiusura della scuola, gli amici che se ne vanno in altre città: tanti i cambiamenti che rendono Yuna timorosa di perdere tutto ciò che conosce. Preparando il mochi, assimila pian piano consuetudini, ricordi e pensieri insieme alla consapevolezza che potrebbero svanire se nessuno ne farà tesoro.

Aida Mitsuo

Vi invitiamo a visitare la nuova pagina dedicata da shodo.it alla biografia del calligrafo Aida Mitsuo 相田 みつを  (相田 光男 1924 – 1991).
http://www.shodo.it/aida-mitsuo/

Aida Mitsuo, poeta e calligrafo giapponese, è una delle figure più note del panorama artistico del secondo dopoguerra del Novecento. Sebbene abbia vissuto l’epoca delle avanguardie, è difficile far aderire la sua produzione artistica esclusivamente e interamente a questa categoria in quanto molti aspetti del suo operato lo collocano, seppur da laico, nel solco della tradizione bokuseki 墨跡 (tracce d’inchiostro). Influenzato dal buddhismo Zen, ha creato opere che si distinguono per la ricerca di un’originale coerenza espressiva nel dar forma ai temi dei suoi testi, legando strettamente poesia e calligrafia.

Aida Mitsuo, 自分の番  Jibun no ban, dalla raccolta di poesie にんげんだもの Ningen da mono (1984)

ACQUA. mostra calligrafica

Lo spazio espositivo La Cantina
l’Associazione MC–MC
hanno il piacere di accogliervi alla mostra di
Bruno Riva
ACQUA

Poche cose sono più preziose dell’acqua.
La vita sulla Terra dipende interamente dall’acqua, che è la risorsa più importante per il mantenimento e lo sviluppo di ogni specie vivente.
È la base delle nostre preziose lacrime di gioia e di dolore come anche dell’inchiostro usato per le opere di questa mostra di calligrafia sino-giapponese: poesie delle epoche Heian, Tang e motti zen. Dalle antiche scritture pittografiche, ai kana più moderni.

Vernissage venerdì 18 giugno dalle ore 18.00
spazio espositivo La Cantina
via delle Coste
Muzzano (CH)

PERFORMANCE CALLIGRAFICA – ore 19.00
Sala Multiuso, Muzzano

orari d’apertura
tutti i giorni dalle 14.30 alle 18.30

una parte dell’incasso sarà devoluta all’Associazione MC-MC, l’integrazione attraverso la micro-imprenditorialità.

Per informazioni o appuntamenti
Bruno Riva +4179 404 93 75
Luisa Serandrei +4178 632 49 48
info@lacantinarte.ch
www.shodo.ch
www.lacantinarte.ch

Mostra internazionale di calligrafie per il nuovo anno 2021

In vista dell’arrivo del nuovo anno, è tradizione in Asia Orientale fare delle calligrafie con parole e frasi di buon auspicio, scrivendo singoli caratteri su fogli quadrati o distici su fogli di formato allungato da esporre in verticale o in orizzontale. In genere si usano carte di colore rosso e il carattere più usato è 福 fortuna.
La calligrafia può servire a scambiare sentimenti ed esprimere idee o speranze ma in questa occasione è legata a un’atmosfera festosa, di carattere collettivo. Per rinnovare l’usanza tradizionale di esporre le calligrafie d’auguri del nuovo anno, diversi enti e associazioni cinesi tra cui il China International Cultural Exchange Center, il China Millennium Monument World Art Center, l’Overseas Chinese Calligraphers Association (con il sostegno di: China International Cultural Exchange Center, China International Cultural Exchange Foundation e Global Chinese Painting and Calligraphy Art Fund) hanno elaborato un progetto internazionale a cui siamo stati invitati a partecipare.

挥春迎瑞气—福到全球千万家
“Festeggia la primavera e dai il benvenuto alla fortuna in tutte le case”.
Mostra internazionale di calligrafie per il nuovo anno 2021.

Organizzata da:
China International Cultural Exchange Center
China Millennium Monument World Art Center
Overseas Chinese Calligraphers Association
Con il supporto di:
China International Cultural Exchange Foundation
Global Chinese Painting and Calligraphy Art Fund.

Per l’occasione hanno realizzato calligrafie, sotto la direzione del maestro Bruno Riva, i calligrafi dell’Associazione culturale shodo.ch della sede di Savosa (CH) e di Milano (Italia) e gli studenti Polydesigner 3D del Centro scolastico per le industrie artistiche di Lugano (CH). Le calligrafie sono state esposte a Lugano il 14 gennaio 2021 presso la Biblioteca del Centro scolastico per le industrie artistiche.

Auguri per un felice 2021

 

2021, anno del Bufalo/Bue 辛丑 Xīnchǒu

In Giappone il 2021 corrisponde al 3° anno dell’era Reiwa 令和三年.  Nel calendario tradizionale cinese, utilizzato anche dai giapponesi, ogni anno è contraddistinto da due caratteri del calendario sessagesimale, un tronco celeste 天干 tiāngān (tenkan) e un ramo terrestre 地支 dìzhī (chishi). L’anno iniziale del ciclo di cui facciamo parte è il 1984, quindi questo è il 38° anno.

牛 Niú / GYŌ, ushi ( Bue, bufalo, bovino ) D1724. Il carattere corrisponde al radicale 93.

辛 Xīn / SHIN, karai / D2610
Ottavo dei dieci tronchi celesti, corrisponde al radicale 160 e significa “acre, amaro”. È associato (in fase calante) alla direzione ovest 西 xī (nishi), all’autunno 秋 qiū (aki), all’elemento oro/metallo 金 jīn (KIN).

丑 Chǒu / CHŪ, ushi / D26
Secondo dei dodici rami terrestri, è legato al segno zodiacale del bue e alla direzione nord 北/ nordest 北東. L’ora del bue corrisponde al periodo tra le 01:00 e le 03:00; il mese del bue è il dodicesimo del calendario lunare (gennaio).

Per indicare l’anno 2021 in una calligrafia, si possono quindi usare i due caratteri 辛丑 .

In questa calligrafia il carattere grande è “Fortuna” 福, composto a sinistra dal radicale n. 113  示 (Shì / JI, SHI, shimesu) che significa “informare, mostrare” e rappresentava all’origine un altare per sacrifici a forma di T. L’elemento di destra, fú 畐, rappresenta una giara di vino e significa pieno (arcaico); in associazione con il radicale n. 40 “tetto” compone il carattere fù 富, che significa “ricco, abbondante”. La scritta centrale in rosso è: 謹賀新年 Felice anno nuovo.

Bruno Riva